“Tiger Dixie Band” a Treviso Suona Jazz

[banner]Treviso Suona Jazz è un evento voluto dall’ Assessorato alla Cultura del Comune di Treviso che si avvale della collaborazione di “Veneto Jazz” e dei Conservatori di Musica di Castelfranco Veneto e di Rovigo.

Nelle giornate 1,2,3 maggio sono previste esibizioni presso il Teatro Eden e in alcune piazze del Centro Storico.
I Protagonisti: Steve Kuhn, Buster Williams, Billy Drummond, Logan Richardson, Tony Tixier, Josh Ginsbourg, Tommy Crane, Marco Tamburini, Roberto Cecchetto, Glauco Benedetti, Mauro Beggio, Fabio Petretti, Gianluca Carollo, Ettore Martin, Giuliano Pastore, Beppe Pilotto, Marco Carlesso, Piergiorgio Caverzan, Alberto Vianello, Nicola Dal Bo, Nicola Bortolanza, Luca Colussi, Kenny Jeanney, Tommaso Troncon, Marco Birro, Riccardo Di Vinci, Enrico Smiderle, Stefano Menato, Luigi Grata, Giorgio Beberi, Andrea Boschetti, Carlo Ischia, Big Band Steffani, Big Band Venezze.

Domenica 3 maggio 2015 – ore 17.30 Piazza San Vito la “Tiger Dixie Band” in Original Dixieland Songbook”

Un viaggio musicale attraverso i tempi e i luoghi del Jazz tradizionale.

STEFANO MENATO sax soprano 
PIERGIORGIO CAVERZAN clarinetto
LUIGI GRATA trombone
ANDREA BOSCHETTI banjo/ chitarra
GIORGIO BEBERI sax basso
HINTEREGGER batteria

La Tiger Dixie Band è una delle poche band a livello internazionale, che si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli “anni ruggenti”, proponendolo con un approccio interpretativo originale ed attuale.

Le atmosfere tipiche del New Orleans e del Chicago Style, del Charleston e del Ragtime, sono filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito, anche per via dell’utilizzo di alcuni strumenti originali dell’epoca. Il sound generale è però filtrato attraverso le esperienze musicali più moderne dei singoli membri della Tiger Dixie Band, che si fondono sui vari piani dell’esecuzione (dall’arrangiamento all’improvvisazione).

Ciò fa sì che il repertorio del gruppo, anche quando questi si muove nel territorio tradizionale, non risulti un prodotto di carattere revivalistico, ma piuttosto espressione della volontà di rendere evidente quanto questo genere musicale non sia invecchiato più dello Swing, del Bebop o dell’inossidabile “corpo” degli standards. Alla base dei vari progetti della Tiger Dixie Band vi è quindi l’idea che la musica di Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Bix Beiderbecke e degli altri giganti degli albori del 20° secolo e del primo dopoguerra, ha pari nobiltà delle altre correnti jazzistiche e può essere ulteriormente sviscerata e riproposta ai nostri giorni senza ricadere in stucchevoli operazioni di ripristino conservativo.


Comments are closed.